"PADRE BONAVENTURA RASCHI IL CAVALIERE DI MARIA" è un breve ma denso volumetto, edito da De Ferrari Editore (Genova 2003 € 12,00), in cui Alessandro Massobrio, insegnante e giornalista genovese, ripercorre le fasi salienti dell'esistenza del fondatore della Piccola Città dell'Immacolata.
Penso nessuno nutra dubbi sul fatto che il mistero di un essere umano, soprattutto di un essere umano come Padre Bonaventura Raschi, sia praticamente inesauribile. Perciò questa ennesima biografia - la terza dopo quella di Piero Mantero e di Margherita Enrico - ha comunque qualcosa da aggiungere ad un quadro già delineato non soltanto nella sua struttura di base ma anche nei dettagli.
Questo qualcosa consiste forse nella chiave di lettura in base alla quale la personalità del fondatore della Piccola Città dell'Immacolata è stata analizzata e interpretata. Una chiave di lettura tesa a sondare, per così dire, le radici più del tronco. Nella convinzione che proprio nelle radici e dunque nel retroterra culturale del protagonista della storia fosse possibile rintracciare quelle spinte, che si sono poi fatte linee di forza nello sviluppo della pianta.
Padre Raschi era un minore conventuale, apparteneva dunque alla famiglia francescana, dalla quale la sua formazione religiosa e la sua opera missionaria non possono prescindere. La sua devozione alla Madre di Dio; la sua concezione della vita, intesa come cavalleresca milizia al servizio della Dama del cuore; il suo senso della bellezza, per mezzo della quale è lecito alla creatura risalire al proprio creatore sono elementi imprescindibili. Senza i quali anche una personalità forte e decisa come quella del Padre non può a pieno essere intesa.
Ma Bonaventura Raschi possedeva anche una incrollabile fede, una mirabile tenacia, una capacità di leggere gli eventi al di là delle apparenze di cui gli eventi stessi solgono ammantarsi nel corso della nostra breve esperienza terrena. Se non avesse posseduto questi doni, la sua stessa vita, contrassegnata da ostacoli e difficoltà e la sua stessa morte, segnata, almeno in apparenza, dal fallimento e dalla solitudine, sembrerebbero le tappe di una giornata esistenziale strana e contraddittoria. Che dopo un mattino sfolgorante, illuminato dal successo mondano, è destinata a chiudersi nelle penombre del crepuscolo.
Non è così, invece. Per coloro che lo hanno conosciuto, come l'autore di questo libro, l'opera e l'insegnamento del fondatore della Città dell'Immacolata rimangono, pur senza nulla togliere al giudizio della Chiesa in merito a possibile rivelazioni private, stelle fisse, punti luminosi sulla volta di un firmamento avvolto nelle tenebre. Che senza quelle stelle fisse, senza quei punti luminosi, niente avrebbe da suggerire a chi continua la sua navigazione sul mare della vita.

Alessandro Massobrio

IN ATTESA DI RISTAMPA

Casa Editrice:
DE FERRARI & DEVEGA S.R.L.
EDITORIA E COMUNICAZIONE
16121 GENOVA (GE) - VIA D'ANNUNZIO GABRIELE, 2
TELEFONO 010 532623

HANNO SCRITTO :
DAL "SETTIMANALE CATTOLICO" DEL 28 DICEMBRE 2003
Alessandro Massobrio
PADRE BONAVENTURA RASCHI IL CAVALIERE DI MARIA
De Ferrari Editore
Giovedì 18 scorso è stato presentato da Monsignor Boldorini, presso la Sala Chierici della Biblioteca Berio, il libro: Padre Bonaventura Raschi il Cavaliere di Maria. Esorcista e fondatore della Piccola Città dell'Immacolata sul Monte Fasce, uomo di grande valore e spiritualità. Padre Raschi viene ricordato in questo volume dal giornalista Alessandro Massobrio. Un ricordo di grande significato per quanti hanno avuto il privilegio di avvicinarlo ma utile anche a tutti coloro che per la prima volta hanno la possibilità di conoscerne le gesta e gli intenti.
DA "IL GIORNALE" DEL 3 GENNAIO 2004
Questa è la recensione apparsa sul quotidiano "IL GIORNALE" sabato 3 gennaio 2004 - nella rubrica cronaca eventi a pagina 39.

IL LIBRO
ALESSANDRO MASSOBRIO
PADRE BONAVENTURA RASCHI. IL CAVALIERE DI MARIA
DE FERRARI 2003
PAGINE 107, € 12
IL FRANCESCANO CHE COSTRUÌ QUEL SANTUARIO SUL FASCE
Laura Crovella.
Pochi, a Genova, tra coloro che si sono lasciati dietro le spalle i quarant'anni di età, non ricordano almeno di nome Padre Bonaventura Raschi. Il francescano che dedicò la vita alla costruzione di quel Santuario, la cui silhouette si profila dalla cima del Monte Fasce.
Quel Santuario, o meglio, quel Convento - perché l'appellativo di Santuario gli è per ora contestato dal diritto canonico, che ne prevede l'uso solo per i luoghi dove sia stata riscontrata, senza ombra di dubbio, una Apparizione soprannaturale - si chiama Piccola Città dell'Immacolata. Un nome importante e significativo, che Padre Raschi volle imporgli in ricordo di altre Città dell'Immacolata. Quelle che, nel corso degli anni Trenta, in Polonia e Giappone, andava fondando Padre Massimiliano Kolbe. Il martire, trucidato dalla ferocia nazista nel campo di sterminio di Auschwitz, nell'atto di offrire la propria vita in cambio di quella di un innocente padre di famiglia. La cui unica colpa era l'appartenenza ad una etnia discriminata. Padre Kolbe aveva infiammato la fantasia del suo "discepolo" italiano per ben due precise ragioni: la profonda sensibilità verso gli strumenti della moderna comunicazione sociale e la Sua cavalleresca devozione alla Vergine Maria. Una devozione tutta polacca così come polacca era quel "dono delle lingue", grazie a cui il religioso intendeva annunziare la buona novella, tramite radio e giornali, agli uomini di tutto il mondo. Ma non era affatto detto che soltanto i polacchi potessero riuscire nell'impresa. E Padre Bonaventura Raschi, italianissimo quant'altri mai (nato in provincia di Siena, aveva fatto di Genova la sua seconda patria) lo avrebbe, a partire dagli anni Cinquanta, inconfutabilmente dimostrato. Una serie incredibile di iniziative - dall'attività di predicatore a quella di esorcista, dalla pubblicazione di riviste Mariane al sodalizio con uomini di eccezione, tra cui Padre Pio - segnano gli sviluppi di una vita, che ebbe come unico coronamento la realizzazione di un atto di amore. Quello che avrebbe avuto come oggetto la Madre di Dio da venerare in un tempio a lei dedicato. Il libro di Massobrio, che esce nel centenario della nascita del Padre, ripercorre, in maniera scorrevole e giornalisticamente accattivante, le fasi di una esistenza spesso segno di contraddizione, ma anche riaffermazione di valori irrinunciabili per ogni coscienza cristiana.