"PADRE
BONAVENTURA RASCHI IL CAVALIERE DI MARIA" è
un breve ma denso volumetto, edito da De Ferrari Editore (Genova 2003
€ 12,00), in cui Alessandro Massobrio, insegnante e giornalista genovese,
ripercorre le fasi salienti dell'esistenza del fondatore della Piccola
Città dell'Immacolata. Alessandro Massobrio IN ATTESA DI RISTAMPA Casa Editrice:
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HANNO SCRITTO : |
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DAL "SETTIMANALE CATTOLICO" DEL 28 DICEMBRE 2003 Alessandro Massobrio PADRE BONAVENTURA RASCHI IL CAVALIERE DI MARIA De Ferrari Editore |
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Giovedì 18 scorso è stato presentato da Monsignor Boldorini, presso la Sala Chierici della Biblioteca Berio, il libro: Padre Bonaventura Raschi il Cavaliere di Maria. Esorcista e fondatore della Piccola Città dell'Immacolata sul Monte Fasce, uomo di grande valore e spiritualità. Padre Raschi viene ricordato in questo volume dal giornalista Alessandro Massobrio. Un ricordo di grande significato per quanti hanno avuto il privilegio di avvicinarlo ma utile anche a tutti coloro che per la prima volta hanno la possibilità di conoscerne le gesta e gli intenti. |
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DA "IL GIORNALE" DEL 3 GENNAIO 2004 Questa è la recensione apparsa sul quotidiano "IL GIORNALE" sabato 3 gennaio 2004 - nella rubrica cronaca eventi a pagina 39. IL LIBRO ALESSANDRO MASSOBRIO PADRE BONAVENTURA RASCHI. IL CAVALIERE DI MARIA DE FERRARI 2003 PAGINE 107, € 12 IL FRANCESCANO CHE COSTRUÌ QUEL SANTUARIO SUL FASCE Laura Crovella. |
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Pochi, a Genova, tra coloro che si sono lasciati dietro le spalle i quarant'anni di età, non ricordano almeno di nome Padre Bonaventura Raschi. Il francescano che dedicò la vita alla costruzione di quel Santuario, la cui silhouette si profila dalla cima del Monte Fasce. |
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Quel Santuario, o meglio, quel Convento - perché l'appellativo di Santuario gli è per ora contestato dal diritto canonico, che ne prevede l'uso solo per i luoghi dove sia stata riscontrata, senza ombra di dubbio, una Apparizione soprannaturale - si chiama Piccola Città dell'Immacolata. Un nome importante e significativo, che Padre Raschi volle imporgli in ricordo di altre Città dell'Immacolata. Quelle che, nel corso degli anni Trenta, in Polonia e Giappone, andava fondando Padre Massimiliano Kolbe. Il martire, trucidato dalla ferocia nazista nel campo di sterminio di Auschwitz, nell'atto di offrire la propria vita in cambio di quella di un innocente padre di famiglia. La cui unica colpa era l'appartenenza ad una etnia discriminata. Padre Kolbe aveva infiammato la fantasia del suo "discepolo" italiano per ben due precise ragioni: la profonda sensibilità verso gli strumenti della moderna comunicazione sociale e la Sua cavalleresca devozione alla Vergine Maria. Una devozione tutta polacca così come polacca era quel "dono delle lingue", grazie a cui il religioso intendeva annunziare la buona novella, tramite radio e giornali, agli uomini di tutto il mondo. Ma non era affatto detto che soltanto i polacchi potessero riuscire nell'impresa. E Padre Bonaventura Raschi, italianissimo quant'altri mai (nato in provincia di Siena, aveva fatto di Genova la sua seconda patria) lo avrebbe, a partire dagli anni Cinquanta, inconfutabilmente dimostrato. Una serie incredibile di iniziative - dall'attività di predicatore a quella di esorcista, dalla pubblicazione di riviste Mariane al sodalizio con uomini di eccezione, tra cui Padre Pio - segnano gli sviluppi di una vita, che ebbe come unico coronamento la realizzazione di un atto di amore. Quello che avrebbe avuto come oggetto la Madre di Dio da venerare in un tempio a lei dedicato. Il libro di Massobrio, che esce nel centenario della nascita del Padre, ripercorre, in maniera scorrevole e giornalisticamente accattivante, le fasi di una esistenza spesso segno di contraddizione, ma anche riaffermazione di valori irrinunciabili per ogni coscienza cristiana. |
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